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Il re che non c'è

  • Immagine del redattore: Marialivia Sciacca
    Marialivia Sciacca
  • 27 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Quando ero studente all'Università in California, una docente di storia dell'arte mi ha chiesto di realizzare una ricerca sulla figura del re nei mosaici di tre chiese normanne siciliane: la cappella Palatina di Palermo e le cattedrali di Cefalù e Monreale. Bizzarra situazione: io, che venivo dalla provincia di Ravenna, città del mosaico, e che porto un cognome siciliano, mi trovavo dall'altra parte dell'oceano a studiare volti e simboli di casa. E' stata un'occasione unica di esplorazione, perché l'insegnante che mi ha guidato, Anna Gonosova, di origini cecoslovacche, era bravissima e molto esigente.


Ho osservato come la figura del re cambiasse nei mosaici con la trasformazione del concetto di potere: nelle opere più vicine alla romanità era presente, con tutti gli accessori di un re, e poi arrivava a scomparire nel cielo medievale suggerendo la sua natura divina, non rappresentabile perché è onnipresente . L’arte bizantina ha sempre esercitato un fascino su di me, perché nella forma molto materica e apparentemente statica dell'icona a mosaico esprime il segreto della nostra parte divina. Nella profondità degli occhi di Cristo Pantokrator e dei sovrani, l'immobilità è solo superficiale: ad un'osservazione più attenta e profonda, si può intuire la presenza invisibile del Motore Immobile , il movimento silenzioso dell'Universo che è fuori e dentro tutti noi.


Ho a lungo ritenuto che le mie sensazioni su queste opere d'arte fossero frutto di una sensibilità troppo accentuata, di una immaginazione troppo fervente. Recentemente però ho letto un libro stupendo in cui ho trovato scritte e argomentate le intuizioni e le sensazioni che le opere bizantine di Ravenna e studiate in California, hanno spesso suscitato in me. Si tratta de L'ultima immagine", una conversazione tra James Hillmann, psicanalista e filosofo e Silvia Ronchey, docente di Arte bizantina. Nel libro i mosaici di Ravenna diventano un portale per parlare di vita, morte, intuito, bellezza, sogni, e di cosa significhi essere umani.


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