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Immagine del redattoreMarialivia Sciacca

NEL PORTO DELLA POESIA

Mi piace introdurre un percorso sulla poesia con i ragazzi con la lettura de" Il Porto Sepolto" di Ungaretti perché le sue parole si avvicinano all'essenza del fare poesia, alla scintilla che la fa nascere e all'impossibilità di comprenderla fino in fondo, se è autentica e sincera. La poesia nasce da una domanda esistenziale, spesso silenziosa e inconsapevole, e non arriva a risposte, ma produce parole che evocano la dimensione divina dell'uomo.


IL PORTO SEPOLTO

Mariano il 29 giugno 1916

Vi arriva il poeta e poi torna alla luce con i suoi canti e li disperde

Di questa poesia mi resta quel nulla d’inesauribile segreto


( Favignana, 2011)

Il titolo si riferisce probabilmente al luogo d'origine di Ungaretti, Alessandria d'Egitto; il porto di cui si parla è sepolto, coperto dagli strati di terra di epoche successive. Attraverso l'intuizione poetica e il viaggio dell'immaginazione il poeta può ancora accedere a quel luogo e coglierne i messaggi misterici che contengono il senso dell'esistenza. Poi, attraverso i suoi versi, può sprigionarli alla luce del sole e permettere a tutti di leggerli. Quel porto sepolto, di cui non viene definito alcun nome, è il simbolo di un'origine ancora più profonda, della sorgente da cui nasce la vita stessa.

Il poeta vi può arrivare, e poi cantarla nei suoi versi, ma il segreto resta segreto, pur nella sua inesauribilità.

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